Link Building, traffico e conversioni NON sono strettamente connessi

Rispondendo a un post giusto di Amin El Fadil, ho scelto di approfondire questo argomento.

L’assunto è:
Link Building: un guest post deve portare traffico per avere benefici SEO?
Risposta secca e diretta: NO

Questo vale se NON si confonde una strategia di Link Building con una strategia di Brand Awareness.

Un grande errore di valutazione strategica che noto quando si accostano i concetti “traffico” e “Link Building” è proprio l’obiettivo che si vuole raggiungere.

2 obiettivi + 1 segreto

Vuoi migliorare il posizionamento del sito web o vuoi aumentare il traffico?

Sembra si parli della stessa cosa, in realtà NO.

  1. Il sito può posizionarsi “primo su Google” avere POCO traffico e ottenere un ALTO tasso di conversione. Il risultato è un business efficace. Obiettivo raggiunto.
  2. Il sito può “essere primo su Google” avere TANTO traffico e ottenere un BASSO tasso di conversione diretta. Business inefficace. Obiettivo fallito.
  3. Il sito può “essere primo su Google” avere TANTO traffico e ottenere un BASSO tasso di conversione diretta, ma un ALTO tasso di conversione indiretta (per esempio, se i valori tecnici sono una potente leva commerciale). Business efficace, anche se non sembra.

Traffico e tasso di conversione NON sono strettamente correlati

Traffico e tasso di conversione (diretto e indiretto), NON sono obiettivi diretti della Link Building, ma se la si confonde con una strategia di Brand Awareness (come la intendono tutti gli accademici che ne parlano), allora Si che si tende a pensare che il traffico sia l’obiettivo da raggiungere per amplificare la portata del Brand.

Ma no. Sarebbe un errore strategico adottare questa visione confusa quando si parla tecnicamente di SEO e Link Building.

Attenendosi alle definizioni eliminiamo il dubbio sulla strada da seguire.

Cos’è la Link Building

La link building mira ad aumentare il numero di backlink verso un sito per aumentare l’autorevolezza e migliorare il posizionamento.” (Fonte: la migliore description che ho trovato tra i risultati di ricerca per me è quella di Aruba)

Cos’è la Brand Awareness

Con Brand awareness si intende la conoscenza di una marca da parte di un target di riferimento.” (Fonte: questa volta per me vince Thinl With Google)

Una è strettamente tecnica, l’altra è strettamente concettuale.

Ciò non vuol dire che non sia necessario costruire una strategia completa per ottenere il migliore dei risultati.

L’articolo sarebbe finito qui, ma ho voluto aggiungere il SEGRETO. Che un segreto non è, ma nessuno ne parla.

Possiamo “cambiare” i parametri che i tool esterni attribuiscono ai nostri siti e “farceli amici”, senza subirli passivamente, per raggiungere obiettivi di conversione indiretta.

Innanzitutto specifico la distinzione tra conversione diretta e indiretta (anche se mi sembra ovvia). Si parla di diretta, quando sulla pagina su cui sto navigando compio un’azione e mi trasformo da utente a lead/cliente.

La conversione indiretta è quella che si crea per percezione e fiducia, rispondendo a esigenze correlate. Faccio un esempio.

Sono un editore, ho alcuni siti, per venderli, devo dimostrare che hanno specifici valori tecnici (non sono tutti importanti per me, dipende dalla mia strategia).

Sono consapevole che i miei potenziali clienti valutano il mio sito con i tool esterni più conosciuti del settore e non hanno informazioni più dettagliate sul vero andamento dei miei siti (informazioni che solo Ga4 e GSC possono fornire), ma devo vendere gli spazi sui miei siti, cosa faccio?

Ottimizzo e intervengo sui contenuti per migliorare quei valori tecnici che vengono attribuiti al mio sito per renderlo più appetibile commercialmente.

Nulla di più etico ed efficace per ampliare le possibilità di business lateralmente a quelle principali. Tutto qui.

Gli altri segreti, sono SEGRETI 😉