Content Marketing e il ruolo del Web Marketing Specialist

Spiegare quale sia il ruolo del Web Marketing Specialist nel Content Marketing, quali i suoi obiettivi e quali i suoi strumenti di lavoro non è affatto semplice, ma voglio provarci, perché regna ancora un certo alone di mistero intorno a questa figura professionale. Si tratta di una professione in continua evoluzione, proprio come lo è il settore in cui opera, le informazioni al riguardo cambiano continuamente di giorno in giorno.

Innanzi tutto cerchiamo di capire nello specifico perché si parla di Web Marketing come di una tipologia “speciale” di Marketing. Questa branca è costituita da una serie di attività di promozione che avvengono online e che permettono a un’azienda di far conoscere i propri servizi o prodotti a un maggior numero possibile di potenziali clienti.

Il Web Marketing rientra nelle classiche attività di Marketing ma, a seconda dei prodotti/servizi o del territorio nel quale si sviluppa la comunicazione, può avere differente efficacia.

Queste attività sono diventate fondamentali per buona parte delle aziende esistenti. Dalle pagine sui social network (Facebook, Twitter, LinkedIn, Instagram…) alle campagne su Google Ads, dall’e-mail marketing, alla creazione di blog specializzati (per il quale è necessario il supporto di una consulenza per il blog), senza esclusione di colpi, quasi tutte le aziende al mondo utilizzano almeno uno di questi canali per la promozione online.

La promozione online necessariamente, però, deve essere affiancata a una buona strategia di brand awareness, cura della web reputation e del content marketing, quest’ultima attività è valida soprattutto per favorire il posizionamento sui motori di ricerca, Google per primo.

Cos’è il Content Marketing e l’Inbound Marketing

Questa strategia permette di utilizzare dei contenuti, che siano di interesse e di qualità, per attirare potenziali clienti sul proprio sito aziendale. I clienti ormai non sono più attratti dalle pubblicità, ma hanno sviluppato una certa resistenza agli slogan e sono quindi necessarie nuove strategie per attrarli. È necessario che ci sia qualcosa di tangibile che possa portare un utente a conoscere la tua azienda, a ricordarne il marchio e a diventare così un potenziale nuovo cliente.

Il Content Marketing prevede di offrire al cliente qualcosa in grado di catturare la sua attenzione. È importante però che i contenuti offerti agli utenti abbiano una reale utilità, è inutile e dispendioso investire in contenuti di bassa qualità. Lo scopo di questa strategia è quello di raggiungere dei target, che siano interessati all’azienda fornendo loro delle guide o dei consigli, dei contenuti che siano sempre originali e di interesse.

Questo è solo un accenno a quello che realmente è questa strategia, ma voglio introdurla con la frase “Creare contenuti di valore per ottenere un pubblico di valore”. Parlo di esperienza e di buon senso perché, chi come me ha a che fare con il web marketing, potrà testimoniare quanto sia stato utile avere una buona idea strategica di contenuti da comunicare, che sono assolutamente preziosi.

Per portare a termine efficacemente un progetto comunicativo è importante conoscere al meglio possibile il target di riferimento, il pubblico con il quale si vuole parlare, per riuscire a generare nuovi lead.

L’importanza della Lead Generation

Punto focale di tutte le attività di marketing è la lead generation, l’insieme di azioni che portano a generare “buoni contatti”. Per buon contatto intendo, un potenziale cliente, attratto prima di tutto dagli argomenti correlati al prodotto e interessato quindi ai contenuti, successivamente spinto a interagire attraverso i canali social o il sito web, per diventare un reale contatto.

Riuscire a rendere positiva questa interazione, permette di creare una vera e propria affiliazione, alla base della quale si pone la fiducia da parte del cliente. Obiettivo finale? Il cliente si renderà promotore per parlare bene dei prodotti/servizi scelti e per diffondere una buona opinione in merito (web reputation).

Content e Funnel di Marketing

Il cliente che ha attraversato tutte le le fasi del processo d’acquisto è entrato nel cosiddetto funnel (imbuto) di vendita.

Questo termine, funnel di vendita, costituisce il cuore dell’inbound marketing ed è il percorso che gli utenti attraversano per diventare infine affiliati e promotori di un brand.

L’imbuto è l’immagine perfetta per rappresentare questo percorso, perché dà l’idea di un qualcosa che non viene attraversato facilmente da tutti, ma che ha anche la funzione di “scremare” la massa e, senza sparate nel mucchio, si focalizza l’obiettivo/target. Dunque, solo le persone realmente interessate procederanno alla conversione.

Riassumendo, le fasi del funnel di vendita sono:

  • Attirare contatti
  • Convertirli in visitatori
  • Spingere i visitatori a diventare contatti
  • Trasformare i semplici contatti in clienti
  • Deliziare i clienti rendendoli promotori

Growth Hacking

Il Growth Hacking è una delle strategie che permettono di realizzare l’Inbound Marketing. Vediamo in cosa consiste: tutti concordano nel dire che si tratta di una rapida sperimentazione di strategie in cui viene individuata quella con il maggiore ROI (ritorno sull’investimento) e che è mirata all’ottenimento di una rapida crescita.

Questa rapida sperimentazione, al contrario di quanto si possa pensare, fa sì che vengano sfruttate al massimo le possibilità, nel minimo del tempo e con il minimo costo. Quindi, i vantaggi di questa metodologia sono la rapida crescita e il basso costo, che si ottengono cercando di trarre il massimo da poche risorse a disposizione. Per questo il growth hacking è scelto principalmente dalle start up, ma in realtà è un ottimo metodo utilizzato anche per le grandi aziende.

Concludendo questa breve descrizione del mestiere del Web Marketing Specialist aggiungo un’ultima osservazione, e cioè che, a prescindere dagli strumenti e dai metodi scelti per portare a termine un progetto di Web Marketing, la cosa ciò che è davvero importante è la raccolta di dati analitici, da interpretare.

L’analisi dei dati servirà a decidere come strutturare la comunicazione e quali canali utilizzare, per capire su cosa vale la pena indirizzare le risorse e, se fosse il caso, ridurre o eliminare alcune attività inutili o poco utili al raggiungimento dell’obiettivo.