Hr recruiting – Pazienza. L’importanza del tempo e della prassi: dall’analisi alla performance
Hr recruiting – Pazienza. L’importanza del tempo e della prassi: dall’analisi alla performance.
Mi occupo di recruiting aziendale in Stratego Swat e mi è capitata una mail, come poche, per fortuna (altrimenti inizierei a perdere totalmente fiducia nell’umanità tutta intera).
Nella quale si sottolineava che non è necessario “tutto quel tempo” (si parla di pochi giorni, con un fine settimana di mezzo) e tutti quei passaggi (2 step), per informare che la candidatura non era in linea.
Questo è il “succo della questione”, riscritto molto delicatamente (perché sinceramente di “vestirmi” di arroganza, non mi va).
NON è un post polemico, MA fornisce suggerimenti (dunque non accetto commenti frustrati e li nasconderò, questo è un avvertimento ).
Con questo post voglio fornire 3 SUGGERIMENTI sia a chi si candida, sia a chi come me svolge questa attività:
1) Se sei giovane, dire di non sentirci più, ti chiude le porte per ogni altra aspettativa futura.
Un momento rimane “un momento aziendale”, se ora non hai le competenze giuste, non è affatto escluso che tu non le possa averle mai, per questo ogni occasione è solo rimandata, non persa.
In futuro quella candidatura potrà essere rivalutata, se il colloquio è stato interessante e di fronte c’è stata la persona che domani potrà dare tanto, ma non ora, non in questo momento aziendale;
2) Giudicare, il tempo (breve) e la prassi adottata, ti pone direttamente in antitesi, non con la figura ricercata, ma con l’idea di persona da inserire.
Perché, non essere d’accordo è sacrosanto, ma esprimere un’opinione senza avere informazioni da valutare, trasmette immaturità e tanta strada da fare per crescere (troppo dispendio di energie e risorse per l’inserimento), nonché chiusura mentale (l’antitesi delle relazioni e del team building);
3) Infine, essere arroganti e aggressivi, utilizzando “parolacce” e toni irripetibili, accendono un CAMPANELLO ROSSO da black list.
ATTENZIONE! Questo campanello non si acccende mai alla prima email, neanche dopo 2 giorni, ma basta poco più e pazientare per farlo emergere, e se emerge, possiamo congratularci con noi, perché la “prassi” sta funzionando e ci sta evitano tante altre perdite di tempo e risorse.
In conclusione: la PAZIENZA, diventa l’elemento principale che, in prima battuta, unisce ANALISI (nella selezione) e PERFORMANCE (in candidatura), in seconda battuta, permette di gestire le relazioni interne tra le persone in maniera decisamente più matura, professionale e migliorativa.
L’esperienza “positiva” di team è basilare per ogni decisione e azione.