Gestione blog aziendale: quali sono i costi e come funziona

Dall’esterno, la gestione di un blog aziendale potrebbe suscitare un misto di interesse e curiosità. Ma come funziona? E i costi a quanto ammontano? Quanti contenuti bisogna pubblicare? Domande lecite che meritano una risposta attenta ed esauriente. 

Innanzitutto, è importante chiarire che in questa sede si sta parlando della gestione blog a carattere professionale per conto delle aziende, ossia di un servizio che fornisce articoli a favore di imprese, società, start-up, e-commerce e industrie che operano nei settori più disparati. 

Detto questo, andiamo a vedere le motivazioni che possono spingere un’azienda ad aprire un blog e aggiornarlo continuamente. 

I vantaggi di un blog aziendale

Ancora oggi, il blog è un canale molto utile per comunicare in modo approfondito con le persone. Rispetto ai social media, in un blog c’è molto spazio per le spiegazioni dettagliate, nonché per confronti, analisi e dimostrazioni. Insomma, è l’unico strumento che garantisce l’attuazione di specifiche strategie. 

Inoltre con un blog è possibile pubblicare contenuti sempre nuovi, da condividere poi nei vari social media, tra cui eventi, notizie, presentazioni di prodotti o servizi e altro. Insomma, è un luogo dove l’attenzione degli utenti può essere colpita raccontando loro cose interessanti. 

Ecco entrare in campo nel contesto appena descritto l’aspetto in assoluto più importante: il SEO copywriting. Infatti è proprio con un blog che si è in grado di aumentare sensibilmente il traffico in direzione del sito web associato. 

Il meccanismo che sta dietro a quanto detto prevede di pubblicare articoli ottimizzati, ossia contenuti atti a favorire il posizionamento sui motori di ricerca. In questo modo, nel lungo periodo, sarà possibile far emergere il sito web fra i primi risultati di ricerca inerenti a uno specifico argomento. 

Con pochi post, ovviamente, non si va da nessuna parte. Bisogna pubblicarne centinaia per raggiungere un obiettivo del genere e distinguersi dalla concorrenza. 

Un altro vantaggio del blog aziendale è la link building interna. Non è propriamente il massimo scrivere una pagina ottimizzata per un particolare servizio, come “negozio tappeti Roma”, per sperare in un posizionamento ottimale su Google. 

In realtà, per ottenere il massimo dei risultati, la pagina deve essere collegata e linkata dalle altre pagine che si trovano dentro al sito web. 

La gestione di un blog aziendale in concreto

Come gestire blog aziendale? Vediamo come bisogna procedere. Ecco di seguito i passi da intraprendere: 

  • Colloquio col cliente in via preliminare: tramite scambio di email o colloquio telefonico, bisogna cominciare ad accumulare materiale utile per scrivere articoli, definendo parole chiave e titoli. 
  • Definire la collaborazione: va definito il numero di articoli da scrivere ogni mese, la loro lunghezza, la necessità di inserire o meno servizi extra, cercare immagini efficaci, un’eventuale traduzione in lingua inglese, ecc. Tutto ciò conduce al preventivo, dove sono indicati sia i costi che le tempistiche. 
  • Stendere un piano editoriale: nel caso specifico, si parla di lista dei titoli e relative keyword. Solitamente un piano editoriale viene definito mese dopo mese, ma mai annualmente, poiché la strategia adottata in un mese potrebbe non funzionare per quello successivo. 
  • Inviare il primo articolo di prova: nel caso in cui la collaborazione è nuova, un articolo di prova è quanto mai opportuno per vedere lo stile di scrittura e il modo di comunicare i contenuti online. 
  • Inizio della gestione in via ufficiale: il cliente riceverà gli articoli precedentemente concordati entro una determinata scadenza per avere il tempo di revisionarli e approvarli per essere pubblicati. 

I costi per gestire un blog aziendale

Arrivati a questo punto, vale la pena parlare dei costi di gestione blog aziendali. Sulla base di quanto scritto in precedenza, le variabili che entrano in gioco sono veramente tantissime. 

Si parte dallo scrivere post o articoli e si arriva fino alla redazione degli stessi, alla ricerca di immagini inerenti agli argomenti trattati, all’inserimento in back office, alla gestione dei social e, eventualmente, alla traduzione in lingua inglese. 

I costi dipendono da quanto lunghi sono gli articoli e dal loro numero. In fondo c’è una bella differenza tra tre articoli di 300 parole da pubblicare ogni mese e un lavoro annuale che prevede la pubblicazione di 48 articoli da 600 parole cadauno. 

Andiamo a vedere un esempio, per una fornitura che prevede la pubblicazione di due articoli al mese per un anno, con un piano editoriale già incluso nel costo, così come la lunghezza di ogni articolo, il costo cadauno diventa più elevato a cadenza semestrale (12 articoli) e più basso a cadenza annuale (24 articoli).

Tutte le condizioni di pagamento devono essere concordate in base alle esigenze del cliente.