Come non fare link building

Link Building: Starai pensando “non so neanche cosa sia”, cosa vuoi che mi interessi?

Se devo vendere faccio pubblicità su Facebook o su Google ADS e ho risolto… E se un giorno Facebook non esistesse più? E se le campagne pubblicitarie online iniziassero a costare così tanto da non poterle più pagare?

E se…

I SE sono tanti, ma una certezza rimane, ciò che è di tua proprietà puoi gestirlo direttamente, senza che servizi esterni compromettano il tuo business… Facebook chiude e la tua azienda CHIUDE?

NO!

C’è uno strumento che negli anni sembra essere passato in sordina, in realtà è quello che più di tutti continua a non avere oscillazioni di potenziale e che assicura un certo futuro al business ed è il sito web aziendale.

Questo strumento permette di comunicare, senza restrizioni, tutto ciò che serve all’azienda per farsi conoscere… non ci sono limitazioni di testo nelle immagini (come impone Facebook per le ADS), non ci sono limiti di caratteri (come impone Google ADS), qui è dove il potenziale cliente può davvero conoscere l’azienda in maniera approfondita.

La FIDUCIA muove SEMPRE il business…

Cosa fai se vedi un post Facebook: “30 capsule di caffè per te a 30€ anziché 35€” – acquisti subito? NO. Molto probabilmente cercherai su Google il nome dell’azienda, potresti anche cliccare sull’annuncio Google ADS, se non conosci il brand, per scoprire qual è il valore aggiunto dell’offerta.

Ora pensa, il tuo cliente conosce già il tuo nome e dopo aver fatto la ricerca su Google il primo risultato che trova è un annuncio Google ADS e clicca, facendoti pagare in quel dato momento, diversamente, se tu avessi lavorato di Link Building il tuo sito sarebbe ben posizionato per le varie ricerche che il potenziale cliente fa sul caffè e avresti un’alternativa alle campagne di ADV.

Se per ogni volta che digiti la query di ricerca “cialde caffè” ti appare sempre lo stesso sito, nelle prime posizioni dei risultati di ricerca di Google, cosa pensi?

“Aspetta un po’, vediamo perché c’è sempre questo davanti agli occhi?”

Dunque vieni attratto dalla “presenza online”, già questo crea fiducia…

Pensa, trovi il post su Facebook di un Parrucchiere Uomo, tutti i post presentano tagli per barba e capelli presi dai siti di moda, vuoi leggere le recensioni, vuoi capire la sua storia, in che mani stai per mettere la tua barba… cerchi tra le info e non trovi il sito web e magari facendo una ricerca non risulta neanche una sua partita iva, quali sono le tue conclusioni? Il Barbiere di Siviglia guadagna la tua FIDUCIA? E su che base?

Non la guadagna, non ti fidi, per te equivale a un FAKE… salvo che non te l’abbia consigliato un tuo amico che ci è già stato, quindi la REFERENZA, il passaparola, la brand awareness, ha preceduto l’utilità della “presenza online”.

Link Building: serve a incrementare (ed eventualmente migliorare) la propria presenza online

Non sto a spiegarti i tecnicismi che permettono la realizzazione di questa strategia, che è parte della SEO (Search Engine Optimization), ma, se tieni d’occhio un tecnico di fiducia, oppure vuoi capire se stai sbagliando nella strategia di comunicazione online, ecco alcuni ALERT.

Partendo dal concetto che i link a Google piacciono molto, sono utili a posizionare meglio il sito dell’azienda e renderlo facilmente rintracciabile dai potenziali clienti. Spesso però vengono commessi dei passi falsi che compromettono il posizionamento del sito aziendale.

Innanzitutto, ti è utile sapere che il profilo backlink DEVE essere naturale, per non rischiare penalizzazioni. Immagina i “backlink”, ovvero i link che puntano verso il sito aziendale, come delle recensioni, o REFERENZE, cosa penseresti se queste recensioni fossero false?

Delle recensioni false compromettono un business, proprio come i backlink innaturali… e proprio in funzione di questa naturalezza che questo processo è lento e trova risultati solo a lungo termine, sia perché lo stesso motore di ricerca potrebbe segnalare e penalizzare una certa “velocità” di azione, sia perché il sistema di indicizzazione è stato volutamente reso più complesso e lento, per offrire agli utenti un’esperienza di ricerca più soddisfacente (e non solo… ma non è questo il luogo per approfondire questo discorso).

Per di più la Link Building è solo una fase della strategia SEO, che interviene per ottimizzare un sito web aziendale, che sia costruito secondo validi criteri, per mirare solo in seguito a intercettare l’interesse di altri autori di siti web, che possano creare link naturali verso il tuo sito aziendale, offrendo un collegamento informativo agli utenti che atterrano sul sito ospitante.

In sostanza si cerca di raccogliere FIDUCIA e referenze, mediante i link (che possono essere follow, no follow ecc… ma questi sono tecnicismi).

T’immagini poi se una “referenza” (in gergo tecnico: backlink) provenisse da un sito autorevole? Ecco in quel caso il sito aziendale potrebbe fare davvero un salto verso l’alto nel suo posizionamento. Per questo i valori di un sito ospitante sono importantissimi, dal momento in cui vengono “trasferiti” (non propriamente, ma per rendere l’idea) al sito linkato.

Cosa vuol dire essere nei primi risultati di Google? Lo sai benissimo…

Quante volte arrivi alla terza pagina di Google per trovare ciò che stai cercando? Ecco… pochissime volte… Però arrivare in alto non è facile e se sbagli strategia non ci arriverai mai… è come se tutti gli abitanti di Milano (cioè tutte le aziende di un dato settore) volessero andare da un solo medico (cioè Google), in un dato momento (nel momento in cui l’utente fa la sua ricerca).

Quindi, uno specialista sa, quali strade “meno trafficate” deve intraprendere (strategia della Long Tail) per arrivare dal medico (Google) in un momento in cui gli altri abitanti non ci sono (tramite altre query di ricerca).

Un po’ come progettare la “partenza strategica”… evitando l’ora di punta. Per questo di parla di strategia, nulla è dato al caso…

Come puoi capire se si sta lavorando bene? Semplice, devi analizzare i dati e se non riesci da solo è importante affidarsi a uno specialista. Perché? Grazie al supporto di uno specialista trovi la falla del processo.

Infatti, potrebbe essere necessario l’intervento sul profilo backlink, probabilmente palesemente innaturale e pieno di siti spam o di “cattiva” fama per Google. Questi non fanno altro che trascinare in basso il sito aziendale.

Oppure, le keyword utilizzate e i contenuti non rispondono al reale obiettivo di “conversione”, non catturano l’interesse e non instaurano FIDUCIA. Dunque come fare?